L’Inter non ha di certo bisogno di presentazioni. La squadra nerazzurra arriva ai nastri di partenza con un peso non indifferente, cioè essere la squadra che la scorsa stagione ha vinto tutto, e si sa che mantenere il “trono” è più difficile che guadagnarselo.
Nel complesso la squadra non è cambiata molto, anzi praticamente per nulla, rispetto allo scorso anno, ma una differenza sostanziale c’è, e cioè un nuovo allenatore. Rafa Benitez raccoglie la pesante eredità di Josè Mourinho che sarà difficile, se non impossibile, eguagliare, ma potrà farlo avendo a disposizione una delle migliori rose a livello mondiale, anche se non è esattamente quella che ha chiesto lui.
L’Inter ha infatti finora deluso dal punto di vista della campagna acquisti, dato che non è arrivato nessuno di importante anche se mancano solo due settimane alla fine del mercato. Sicuramente alla fine qualche affare si farà, dato che difficilmente Moratti non investirà i quasi 30 milioni ottenuti dalla cessione di Balotelli, ma per ora la rosa è rimasta pressoché immutata. Oltre all’attaccante italo-ghanese sono partiti calciatori di “seconda fascia” come Khrin, Destro e Siligardi, mentre momentaneamente l’Inter dovrà fare a meno di Ranocchia, andato in prestito al Genoa, mentre in entrata i nerazzurri registrano solo Castellazzi, che farà il vice Julio Cesar, ed alcuni calciatori rientrati dai prestiti, ma che non è detto che rimarranno come Burdisso e Mancini.
Nell’attesa dei prossimi affari (molto probabile quello di Sculli, e da vedere Mascherano o Kuyt, anche se entrambi si allontanano ogni giorno che passa), la squadra che dovrebbe scendere in campo sarà leggermente diversa da quella col tridente schierata dallo Special One, perché Benitez predilige un più equilibrato 4-4-2 che potrebbe scendere in campo così: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Stankovic, Motta, Zanetti, Sneijder; Eto’o, Milito.
Letta così, la squadra fa letteralmente paura, anche perché i sostituti sono all’altezza dei titolari come i vari Cambiasso, Santon, Coutinho, Pandev e tanti altri, e così le variabili a cui si dovranno affidare i nerazzurri saranno due: come il gioco di Benitez si adatterà all’Inter (ad esempio non potrà contare su Eto’o che arretra fin sulla linea dei difensori come faceva l’anno scorso), e gli infortuni. L’Inter infatti è attesa da una gran quantità di impegni, dato che oltre ai soliti a cui è abituata si aggiungerà quest’anno anche il Mondiale per Club, e Benitez dovrà stare attento a far ruotare bene i suoi ragazzi, dato che la qualità in attacco, senza la coppia titolare, scenderebbe parecchio, ma soprattutto se dovesse partire Burdisso (cosa sempre più improbabile), c’è il rischio di avere pochissime alternative in difesa.
Alla fine comunque l’Inter vincerà con ogni probabilità nuovamente lo scudetto perché ha la rosa più completa della serie A e soprattutto non ha rivali, dato che Juventus, Milan e Roma sembrano diversi gradini indietro. Ripetere il triplete sarà difficile, dato che a livello internazionale la situazione è ben diversa rispetto all’Italia, ma crediamo che i tifosi interisti saranno già contenti se dovessero riuscire a vincere il primo Mondiale per Club della loro storia.
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