Finisce in finale il sogno degli azzurrini di Rocca di conquistare il titolo Europeo, che rimane così un flebile ricordo di 5 anni fa. Non è bastato un grande Paloschi, vera stella del torneo, a far conquistare l’oro agli azzurri del futuro. La Germania è stata più forte e più volenterosa, visto il 3-1 finale che ne è stato la dimostrazione, soprattutto perchè raggiunto in 10 per più di metà partita. Ma niente paura, data la loro giovane età, i nostri ragazzi avranno modo di rifarsi negli anni a venire.
Mattatore della serata è stato l’astro nascente dell’Arsenal, vera fucina di talenti, Lars Bender, tedesco adottato dall’Inghilterra, capace di segnare dopo 24 minuti il suo secondo gol della competizione. Dieci minuti più tardi viene cacciato Jungwirth per un fallaccio, ma gli italiani anzichè aggredire l’avversario si adagiano sugli allori.
Qualche timido tentativo di pareggiare c’è, ma sono sempre i tedeschi a ripartire in contropiede e segnare la seconda rete con Sukuta-Pasu, il bomber dei teutonici, al 61′. Nel finale anche l’Italia resta in 10, e come per gli avversari l’espulsione dà la carica per gettarsi in avanti e così accorcia le distanze col genoano Raggio Garibaldi. Ma ogni velleità viene spenta dopo solo due minuti, quando Gebhart colpisce ancora per il 3-1 finale, e gli azzurrini capiscono che è il caso di accontentarsi del secondo posto.
Gli Europei si svolgevano in Repubblica Ceca, e nella fase finale l’Italia era data per favorita, dato che poteva vantare tra le sue fila gente come Paloschi e Okaka Chuka, che già hanno avuto più di un’esperienza in Serie A. In semifinale contro l’Ungheria, una delle formazioni più promettenti del torneo, era stato però il giovane Forestieri a regalare il passaggio del turno all’Italia, entrato nella ripresa, aveva azzeccato l’angolo giusto con una staffilata da fuori che non dava scampo al portiere. Prima di questa finale c’era stato nell’ordine il pareggio con la Grecia (con un rigore all’ultimo minuto di Paloschi), il pareggio a reti bianche contro l’Inghilterra e lo show contro la Repubblica Ceca, gara che ha poi fatto passare il turno agli azzurri, grazie alla vittoria per 4-3, firmata Poli, autore di una doppietta.
Molti di questi ragazzini finora hanno potuto calcare solo palcoscenici di categorie inferiori oppure delle Primavere delle società maggiori, ma siamo sicuri che tutti, o quasi, faranno ancora parlare di loro, e li rivedremo tra qualche anno difendere i colori azzurri in campo internazionale, magari riprendendosi una bella rivincita proprio contro la Germania.
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