Mutu resta, ma era necessario il polverone?

di Redazione 3

Il tormentone si è concluso e non possiamo nemmeno lamentarci, vista la brevità della durata. Ad una manciata di ore dall’offerta della Roma per l’acquisizione del cartellino di Adrian Mutu, è arrivata secca la risposta della società viola, con un comunicato tanto breve quanto perentorio:

Il presidente dell’Ac Fiorentina, Andrea Della Valle, in riferimento all’offerta della Roma, comunica che, per la società viola, Adrian Mutu è e resta un giocatore della Fiorentina.

Queste le parole della società al termine di una giornata di indiscrezioni febbrili che davano il romeno con la valigia pronta ed un biglietto aereo per Fiumicino. E invece Mutu resta dov’è, contento o meno di continuare il suo rapporto con la squadra di Prandelli. Resta come restò un paio di anni fa Luca Toni, pronto a trasferirsi a Milano, sponda nerazzurra, e poi trattenuto per volontà dei Della Valle.


Per una società di calcio è difficile rifiutare un’offerta di 25 milioni (come fu per Toni) o di 18 (come nel caso di Mutu), ma evidentemente nel calcio c’è ancora qualcosa che conta più del denaro. Conta ad esempio la volontà di un allenatore, che è sembrato piuttosto sorpreso alla notizia della trattativa Roma-Mutu e che ha chiaramente fatto intendere di non volersi privare di uno dei pezzi migiori a pochi giorni dai preliminari di Champions League. Conta per una volta il parere dei tifosi, già imbufaliti (forse a torto) per l’acquisto di Zauri, ma che stavolta avevano tutte le ragioni a far sentire la propria voce.

E la società viola ha dimostrato buonsenso, troncando quasi sul nascere qualunque trattativa e rispedendo la richiesta al mittente. Ora resta da capire come mai Pantaleo Corvino si sia affrettato a rendere pubblica una trattativa appena avviata, provocando malumori inevitabili in tutto l’ambiente viola. Una parte del pubblico non ha certo risparmiato il proprio beniamino da cori e fischi e già da oggi il romeno dovrà lavorare per ricucire i rapporti con la tifoseria.

Tutto questo poteva essere evitato, come ha avuto modo di dichiarare Carlo Pallavicino, grande tifoso viola oltre che procuratore di Frey:

Non ho capito niente della sua vicenda e credo che sia stata gestita malissimo dal punto di vista mediatico.

Già, ieri Mutu era giallorosso, oggi è tornato ad essere viola. Il tormentone finisce qui. O almeno così pare…

Commenti (3)

  1. Corvino è un “Signor Direttore Sportivo”, pecca però in comunicazione. Per quello che è dato sapere il punto di contrasto, se così si può definire, che ha fatto intravedere uno spiraglio di possibile trattativa alla Roma era, ed è, dovuto alla durata del contratto proposto dalla dirigenza viola al giocatore.
    Pantaleo più volte si è scontrato con i giornalisti fiorentini, è di sicuro permaloso e forse dovrebbe delegare certe cose (i rapporti con i media) all’ufficio stampa.
    Per il resto adesso è vero che i tifosi si sono risentiti di tutto questo atteggiamento, ma in questi ultimi anni hanno anche imparato a vivere certe situazioni con il giusto spirito, di bandiere non ne esistono più, se un giocatore vuole andare va, se vuol restare resta, fondamentale però è la chiarezza, essere presi in giro non piace, specialmente a noi fiorentini che di mestiere facciamo quello …

  2. E’ chiaro che nessuno mette in dubbio le capacità professionali di Corvino. Mi chiedevo solo se la questione Mutu-Fiorentina-Roma potesse essere lasciata lontana dalle chiacchiere dei giornali.

  3. Sono d’accordo: Corvino pecca in Comunicazione. Ma non solo con i media, pecca proprio in termini assoluti: è una persona di difficile comprensione, con una oratoria decisamente lacunosa e con meno di zero alla voce “capacità di sviare i giornalisti”.

    Detto questo, sarà forse uno che vede bene i giocatori, soprattutto quelli con un buon rapporto crescita/talento. Però, ragazzi che fatica mettere in fila due parole…

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