Giuro che una scena simile non l’avevo vista mai, neanche sui campetti sterrati di terza categoria, dove l’arbitro gode di meno considerazione rispetto ad un professionista. Di cosa parlo? Di quello che è accaduto su un campo di seconda divisione cilena, dove un difensore (tale Josè Pedroso) ha tentato di farsi giustizia da solo, mettendo le mani addosso all’arbitro.
I fatti. Correva il minuto 77 di Deportes Concepcion-Rangers, quando l’arbitro Marcelo Miranda assegnava un calcio di rigore ai padroni di casa. Nulla di strano fino a questo punto, ma il penalty veniva fatto ripetere per ben tre volte, tra le proteste dei calciatori del Rangers. La tensione aumentava a vista d’occhio e Pedroso si sfogava sule gambe di un avversario, ricevendo la seconda ammonizione e quindi il rosso.
Apriti cielo! Il difensore non accettava la decisione e decideva di risolvere a modo suo, stringendo il collo del direttore di gara, fino all’intervento dei compagni di squadra, che salvavano l’arbitro anche dal tentativo di un secondo assalto. Miranda ha poi deciso di non sporgere denuncia verso il giocatore, ma gli agenti di polizia presenti allo stadio hanno comunque riferito i fatti alla Procura locale. Ora Pedroso rischia un procedimento penale ed almeno un anno di squalifica dai campi di calcio per un gesto a dir poco folle. A voi il video-shock.
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