Guai su guai si accumulano sul Milan. Ai capricci dei veterani e all’assenza di liquidi si aggiunge anche la grana Ronaldinho. Il brasiliano non è indispensabile, o almeno questo ha fatto capire Allegri nei primi giorni di preparazione. L’attaccante è l’ideale in un tridente, ma se l’ex allenatore del Cagliari dovesse riproporre le due punte, lui sarebbe un po’ come un pesce fuor d’acqua.
Meglio invece cambiare aria, in una squadra che lo tratterebbe da re. In Brasile sono sicuri che sceglierà il Flamengo. Dinho ha sempre detto di voler chiudere la carriera a casa, e potrebbe scegliere di firmare per il club carioca l’ultimo pluriennale della sua vita, anche se sarà costretto a dimezzarsi l’ingaggio. L’alternativa sono i soliti Los Angeles Galaxy che gli farebbero guadagnare molto di più, ma l’unico ostacolo potrebbe chiamarsi Silvio Berlusconi.
Al presidente rossonero Ronaldinho piace troppo per potersene liberare, e tra l’altro gli introiti derivanti dalla sua cessione sarebbero molto pochi, visto che negli Stati Uniti si spende molto poco per i cartellini, mentre il Flamengo potrebbe pagare qualcosa in più, ma non abbastanza da coprire il buco tecnico che Dinho lascerebbe in mezzo al campo. Dopotutto, se il contratto con il Milan non venisse rinnovato, già a gennaio il brasiliano potrebbe andar via a parametro zero, e siccome non sembra ci sia la volontà di proseguire con il Milan, una decisione va presa in fretta. Galliani probabilmente cercherà di racimolare quanti più dollari possibile dalla sua cessione, ma molto difficilmente vedremo Ronaldinho con la maglia rossonera nella prossima stagione.