E’ il momento della verità per l’Italia, fermata sul pareggio nelle prime due gare del Mondiale sudafricano ed ora costretta a vincere per essere certa di passare il turno. Inutile star qui a far calcoli su prima o seconda posizione nel girone di qualificazione, perché a questo punto conta solo restare in Sudafrica e non tornare anticipatamente a casa, abbandonando sin da subito il titolo di Campioni del Mondo.
L’impresa non è delle più facili, perché l’avversaria di turno si chiama Slovacchia, anch’essa ancora in corsa per la qualificazione, sebbene finora abbia raccattato un solo punto. Ma Lippi è sicuro che la sua Italia può farcela:
Non vogliamo che sia l’ultima partita per noi. Vogliamo passare il turno. Non abbiamo fatto benissimo finora, dobbiamo fare meglio e andare avanti.
E ancora:
Cercheremo di far meglio in attacco rispetto alle ultime uscite. Dietro invece serve più attenzione sui cross. Per fare la formazione non terrò conto della fatica delle prime due partite. Pirlo verrà in panchina, è a disposizione. La Slovacchia ha attaccanti veloci, che si scambiano la posizione. Hanno un solo risultato a disposizione, vincere, e proveranno a farlo. Un paragone con la partita di 4 anni fa con la Repubblica Ceca? Allora con un pari ci qualificavamo, adesso può non bastare.
E’ ottimista anche Capitan Cannavaro, criticato aspramente per le prime due uscite nella kermesse mondiale:
Sono due anni che inseguiamo un obiettivo. Fermarsi adesso sarebbe un peccato, il bello deve ancora venire. Responsabilità? C’è sempre. Giochiamo un Mondiale. Ma non c’è paura, quella ti porta solo a commettere errori. I giudizi su di me? Se uno abitua bene, poi arrivano i paragoni col 2006. Ma qualche ricordo buono l’ho lasciato, no? Al Mondiale nessuno ti regala niente. Tutti dicono che siamo vecchi e sappiamo solo difendere, però poi nessuno ci vuole affrontare.
E allora domani vedremo se la vecchia Italia merita di andare in pensione o se ha ancora qualche cartuccia da sparare. Io ancora ci credo!