Ibrahimovic è in vendita, Ibrahimovic è scontento, Ibrahimovic non ha gradito l’acquisto di David Villa da parte del Barcellona: cosa c’è di vero nella nuova telenovela del calciomercato? Vere o no che siano le voci, occorre dire che quel furbone di Mino Raiola (procuratore dello svedese) non contribuisce a far chiarezza, permettendosi persino il lusso di insultare Pep Guardiola (“Se vuole mandare via Ibra si deve ricoverare in un ospedale psichiatrico“).
L’esternazione dell’agente non ha fatto troppo piacere al club blaugrana, che ha lasciato intendere la non volontà di vendere il calciatore, a meno che non si arrivi ad una situazione complicata, un po’ come dire “nessuno qui è indispensabile”.
A questo punto Raiola ha fatto un passo indietro, nel timore forse di arrivare ad un muro contro muro che non giovarebbe certo al suo assistito:
Non avrei dovuto dire quelle parole. Sarebbe stato meglio dire che non far giocare Ibra sarebbe stato strano. Per questo chiedo scusa a Guardiola e al Barcellona. Volevo dire che, se uno compra un quadro di Van Gogh per 75 milioni, è strano che non lo voglia più vedere dopo due settimane. Zatlan è felice di rimanere a Barcellona, anche se lo sarebbe stato di più se avesse realizzato il ‘triplete’. Ci sono grandi squadre interessate a lui e questo ci fa piacere, anche se ciò non significa che stia pensando di andare via. Ibra non ha mai perso le motivazioni e non è preoccupato per l’arrivo di David Villa.
Insomma, Van Gogh resta appeso al muro, almeno fino al prossimo mal di pancia suo o del suo agente.