Sono senza dubbio i due eroi di quest’anno. Mourinho è l’allenatore che ha riportato la Champions League nella bacheca dell’Inter dopo 45 anni e ha messo a segno il famoso “triplete”, mai visto in Italia; Milito è quel giocatore che più di tutti ha contribuito a che quest’impresa fosse realizzata con le sue 30 reti, di cui le due più importanti in finale.
Questa mattina il risveglio dei tifosi interisti è stato amaro perché, dopo i caroselli di ieri sera, si ritrovano queste due interviste dei protagonisti che forse sono peggio di una finale persa. Il primo è stato l’allenatore, il quale ha dichiarato:
ho vinto la Champions con due club, voglio essere il primo a vincerla con tre. Io non mi fermo se non quando smetto di allenare, ma in questo momento sono più vicino a scegliere una nuova vita professionale. Non ho parlato ancora con nessuno, solo il Real mi ha cercato, ma ho promesso che avrei ragionato con loro sul futuro solo dopo la finale.
Non mancano le parole di ringraziamento all’Inter e ai suoi tifosi, ma il calcio italiano lo spinge via da Milano, in cerca di nuovi stimoli. Pochi minuti dopo gli fa eco l’attaccante argentino, che gela ancor di più gli interisti in quanto, se per Mou qualche sospetto lo si aveva, per lui è una novità:
Il prossimo anno resto all’Inter? Speriamo, nel calcio non si sa mai. Ringrazio tutti, il presidente, il mister per avermi voluto l’estate scorsa. Sono felice. Poi, per il prossimo anno vediamo. Ho un’offerta importante.
La sensazione è che ad agosto, alla ripresa del campionato, l’Inter dovrà ricominciare tutto da zero.
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