Una partita che vale la stagione, di quelle che potrebbero significare il paradiso per l’una e l’inferno per l’altra, ma anche di quelle che potrebbero sancire la fine di un sogno proprio per mano degli odiati cugini, che pagherebbero oro pur di non vedere la propria città dipinta di “quei” colori. E’ il derby della Capitale, forse il più sentito sul suolo italiano, specie in questo momento della stagione, quando i giallorossi lottano per il tricolore, mentre i biancazzurri non sono ancora usciti dalla situazione critica.
Ore 18:30 e la città si ferma davanti alla tv per assistere ad uno dei derby più decisivi degli ultimi anni, con la Roma che sogna il quarto scudetto della sua storia e la Lazio che vuole rompere le uova nel paniere, prendendo due piccioni con una fava e salvando faccia e stagione. I biancazzurri, padroni di casa per l’occasione, partono meglio dei cugini, mentre dall’altra parte Totti, De Rossi e Vucinic giocano al di sotto delle proprie possibilità. E’ il minuto numero 13 quando lo stadio esplode di gioia, grazie ad un grande lancio di Ledesma, perfettamente concretizzato da Tommaso Rocchi. La Roma accusa il colpo e fino alla fine del primo tempo non riesce a rendersi pericolosa dalla parti di Muslera.
Nella ripresa Ranieri dimostra di aver imparato qualcosa dall’esperienza torinese e, invece di compiere scelte di comodo, fa fuori proprio i due romani, Totti e De Rossi, per i quali la stracittadina è una gara troppo sentita. Ma è ancora la Lazio a spingersi in avanti e Cassetti, l’eroe del derby di andata, combina un pasticcio, atterrando Kolarov al limite dell’area di rigore: penalty affidato a Sergio Floccari e parata di Julio Sergio, che cambia faccia alla partita.
La Roma improvvisamente si sveglia e Kolarov restituisce il favore ai cugini, commettendo fallo da rigore su Taddei. Sul dischetto si presenta Vucinic, che proprio sotto la curva Sud, sigla la rete del pareggio. A questo punto i giallorossi ci credono e continuano a spingersi in avanti, fino a quando il montenegrino si incarica di battere una punizione dal limite: barriera aperta e molle, Muslera impreparato e gol che vale i tre punti ed un pezzo di scudetto. Di qui in avanti non ci resta che raccontare l’entrata di Zarate, l’assedio della Lazio (senza occasioni particolarmente pericolose) e l’espulsione di Ledesma, prima della grande festa giallorossa. A voi le immagini ed il video della gara.
angelica 25 Aprile 2010 il 13:15
che possano morire bruciati quei tre bastardi
romamista pezzo di merda
vucinic bastardo
Ferilli bocchinara che fa i pompini
Anonimo 15 Novembre 2010 il 14:07
@ angelica:
nn si dico ste coseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!! forza romaaaa