Il caso Calciopoli finisce nuovamente in prima pagina, ma stavolta non per le intercettazioni telefoniche tra questo o quel dirigente e la classe arbitrale, ma per una lettera aperta inviata da Luciano Moggi a John Elkann e pubblicata integralmente domani su Libero. Il riferimento è al recente comunicato della società bianconera, nel quale si chiede giustizia alla luce delle nuove prove portate alla luce proprio dai legali di Moggi:
Lei Elkann, con questo suo inaspettato e tardivo ravvedimento, mi ricorda l’Innominato dei Promessi Sposi, che dopo una notte di travaglio morale ed esistenziale decide di convertirsi e di dare una svolta positiva alla sua vita. Le ricordo che prima ancora dell’inizio del processo sportivo Lei aveva già deciso di abbandonare me e Giraudo al nostro destino.
Parole dure, ma non finisce qui:
Certo, verrebbe da chiedersi dove sia stato e cosa abbia fatto e letto in questi lunghi quattro anni, per accorgersi solo adesso che la Juventus, quella sana e vincente della Triade, è stata vilipesa e mortificata ingiustamente. Chissà se dietro questo suo ravvedimento non ci sia il tentativo di sviare l’attenzione dai disastri sportivi che la Sua illuminata gestione ha saputo regalare ai tifosi.
Uno a zero per Moggi, che sarà pure bravo a rigirare la frittata, ma stavolta credo proprio che abbia colto nel segno.
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