La ventinovesima giornata potrebbe passare alla storia di questo campionato come l’unica, o una delle poche, in cui gli arbitraggi non hanno inciso su alcun risultato. Aspettarsi 10 partite senza nemmeno un errore è impossibile, ed infatti di sbagli ce ne sono, ed anche parecchi, ma nessuno talmente grave da far gridare allo scandalo, e soprattutto nessuno che influisce sul risultato finale.
La gara più incerta è Chievo-Catania. Mancherebbe forse un rigore su Pellissier, ma trattenute del genere ce ne sono talmente tante che dovrebbero esser dati dieci rigori ogni partita. Quello che invece è stato assegnato a Maxi Lopez, se in un primo momento sembrava inventato, alla moviola si vede che c’è tutto.
In Palermo-Inter l’arbitro Damato vede bene sul rigore concesso all’Inter, forse è un po’ troppo buono sui falli dei rosanero, ma dopotutto è solo parsimonioso con i cartellini. In Roma-Udinese il rigore concesso ai friulani deriva da un fallo iniziato fuori area e concretizzatosi dentro, alcuni arbitri avrebbero concesso il rigore, altri no. In ogni caso il penalty non è servito granché ai bianconeri.
In Fiorentina-Genoa invece manca un rosso sacrosanto ad Amelia che letteralmente abbatte Jovetic in occasione del calcio di rigore, ma il signor Russo, forse perché i grifoni erano sotto già di due gol, e stavano per prendere il terzo, non se l’è sentita di infierire.