Il ritorno degli ottavi di Europa League sarebbero potuti valere come il sigillo del calcio italiano su quello tedesco, facendoci dormire sonni tranquilli in chiave europea. Ed invece il disastro della Juventus va ad aggiungersi all’impresa dei club teutonici.
L’unico a cadere, anche se non sorprende nessuno, è il Werder Brema, una buona squadra, ma che contro aveva una delle due favorite alla vittoria finale, il Valencia. La gara d’andata era finita sull’1-1, ed un grande David Villa mette il sigillo su quella di ritorno. Il talento spagnolo segna 3 gol, che diventano 4 con quello di Mata; il Werder non si perde d’animo e riesce anche a pareggiare, ma sul 4-4 a passare sono gli iberici.
Passano invece al turno successivo l’Amburgo ed il Wolfsburg. In Belgio i tedeschi rischiano troppo perché, dopo aver vinto la gara d’andata 3-1, proprio come la Juve prima vanno in vantaggio, ma poi si fanno rimontare e subiscono 4 gol. Ma a differenza dei bianconeri trovano la forza di agire e prima Jansen e poi Petric portano la sconfitta su un più dignitoso 4-3 che gli regala la qualificazione. Nessun problema invece per Dzeko e compagni, vincitori sia all’andata che al ritorno contro il Rubin.
Un Liverpool ritrovato ribalta l’1-0 di Lille vincendo 3-0 ad Anfield Road con i gol dei suoi campioni, Torres e Gerrard. Da segnalare anche l’impresa del Benfica che ottiene la qualificazione con una vittoria a Marsiglia, lo Standard Liegi che conferma l’ottimo momento battendo il Panathinaikos ed infine l’Atletico Madrid che, pareggiando 2-2 in casa dello Sporting, si qualifica grazie alle reti fuori casa.