La sfortuna di Alessandro Nesta sembra non aver fine, a giudicare dai tanti troppi infortuni che ne hanno condizionato la carriera negli ultimi anni. Fino alla scorsa estate c’erano “esperti di pallone” pronti a scommettere che il difensore campione del mondo non sarebbe più tornato ai propri livelli, dopo l’anno e passa di stop, dovuto ai guai ad una spalla. Ma l’ex laziale era tornato a correre e contrastare come ai vecchi tempi, regalando anche una certa solidità alla difesa rossonera.
Poi è arrivato il rammarico di non poter partecipare alla gara di ritorno contro il Manchester United in Champions League, seguito dagli esami che hanno dato un esito piuttosto allarmante:
Purtroppo si è rotto il tendine popliteo del ginocchio destro. Nei prossimi giorni dovremo valutare se è il caso di fare l’operazione o meno. Stagione finita? Non lo so, anche nel caso dovessi operarmi, potrei rientrare per la fine del campionato. Adesso proveremo a vedere se il ginocchio resta stabile nonostante la rottura del tendine e poi decideremo se fare ricorso all’operazione. E’ chiaro che preferirei non andare sotto i ferri, ma se c’è da farla non ho scelta.
A questo punto anche Marcello Lippi dovrà rassegnarsi, ma forse questo è l’ultimo pensiero nella mente di Nesta.