Manchester United-Milan 4-0
Andata: 3-2
Qualificata ai quarti di finale: Manchester United
Real Madrid-Lione 1-1
Andata: 0-1
Qualificata ai quarti di finale: Lione
Manchester United-Milan: se quella della Fiorentina d iieri sera sarebbe dovuta essere la partita perfetta, al Milan serviva l’impresa. Il miracolo. Unico modo, questo, per ribaltare la sconfitta di San Siro (2-3) e strappare una qualificazione su cui in pochi avrebbero puntato. E il campo ha dato ragione, anche stavolta, al pronostico: perchè i rossoneri, per quanto reattivi nel corso di tutti e 90 i minuti, escono dall’Old Trafford con una sconfitta sonora che è il frutto di un cinismo esemplare da parte degli avversari. I Red Devils offrono, se ce ne fosse bisogno, l’ennesima prova esemplare dal punto di vista tattico e tecnico. Bravi a chiudere gli spazi nelle occasioni – e ce ne sono state – in cui il Milan si è presentato nell’area avversaria e ancor più abili nelle ripartenze, chiuse alla grande. I primi 10′ sono all’insegna dell’equilibrio, poi arriva il capolavoro di Rooney a portare in vantaggio i locali: traversone impeccabile di Neville, girata di testa del cannoniere inglese su cui Abbiati non può intervenire. I rossoneri non sembrano accusare il colpo e continuano a giocare aggredendo gli spazi e sfornando azioni su azioni: le migliori capitano sui piedi di Huntelaar che in due circostanze manca l’aggancio davanti a Van Der Saar. La ripresa regala uno scenario tattico nuovo: Ambrosini va a fare il centrale di difesa, Leonardo punta sull’ingresso di Seedorf per giocarsi il tutto per tutto. Ma neppure il tempo di sistemarsi in campo, che lo United trova il raddoppio: Evra se ne va sulla snistra e crossa per Rooney che, lasciato sul posto Ambrosini, supera Abbiati in uscita. Tre reti garantirebbero al Milan i supplementari, ma anche quest’ipotesi tramonta quando Park (14′) infila l’estremo ospite con un tocco da sotto sfruttando una bella intuizione di Scholes. Il resto è accademia inglese, con tanto di quarta rete messa a segno da Fletcher. Da registrare l’ovazione dei tifosi del Manchester all’ingresso in campo di David Beckham. Milan eliminato.
Real Madrid-Lione: l’1-0 per i francesi all’andata non spaventa affatto il Bernabeu, sicuro del talento di una rosa che ha pochi eguali al mondo. E l’inizio della partita sembra rispettare il copione immaginato dalle Merengues che in 6′ appena, riescono a rimettere il punteggio complessivo in parità: in gol ci va il solito Cristiano Ronaldo che, lanciato in velocità, se ne va sulla sinistra e trafigge Lloris con un diagonale che infila il pallone tra le gambe del portiere. Il Real non fatica, Lione poco reattivo: sono i blancos ad avere la possibilità del raddoppio. E’ il 26′ quando Higuain scavalca Lloris in uscita e calcia a porta vuota da posizione defilata: la palla si stampa sul palo. La prima occasione pericolosa dei francesi arriva al 34′: Makoun manca l’impatto col pallone da ottima posizione. Ripresa completamente diversa: sono gli ospiti a pressare e costruire le migliori opportunità ed è proprio in una di queste circostanze che al Bernabeu accade l’incredibile. A 15′ dal triplice fischio, il Lione inguaia il Real: è il 31′ quando Delgado mette in mezzo, Lisandro Lopez la dà a Pjanic che non sbaglia da distanza ravvicinata. Tanto basta a gelare uno stadio intero. Clamoroso a Madrid: passa il Lione.