Ora Cassano diventa il salvatore della patria!

di Redazione 2

Italia, terra di navigatori, poeti e… commisari tecnici. E’ così da sempre, specie quando ci si trova a dover affrontare una competizione internazionale. Perché non fa giocare Tizio? Perché non convoca Caio? Il ct di turno deve fare orecchie da mercante e decidere in totale libertà, non lasciandosi condizionare dall’umore popolare e rischiando anche critiche a non finire in caso di magra figura.

L’ultimo caso di esclusione, nonostante la chiamata a furor di popolo, fu quella di Roberto Baggio in occasione dei mondiali nippo-coreani, ma il buon Trapattoni trovò, buon per lui, un capro espiatorio nell’arbitro Moreno. In ogni caso uno esperto e vincente come il Trap avrebbe trovato il modo di difendersi dagli attacchi della critica.

Non così Donadoni, giovane allenatore con poca esperienza in panchina, in partenza per l’avventura europea con una spada di Damocle sulla testa ed il fantasma di Lippi a seguirlo ad ogni passo. Meglio portare Del Piero dunque, ascoltando il parere del popolo, per poter poi dire di averle tentate tutte. Succede poi che il capitano della Juve entra a partita iniziata contro l’Olanda ed in mezz’ora dimostra di non aver perso lo smalto di un tempo. Fallo giocare! E gioca contro la Romania. E stecca pure, purtroppo. Ed ora il popolo di commissari tecnici invoca a gran voce il nome di Cassano.


E Antonio per l’occasione si trasforma in Sant’Antonio, da Bari stavolta invece che da Padova, e viene eletto improvvisamente a salvatore della patria.

Eppure fino a qualche mese fa per la maggior parte degli italiani non doveva neppure essere convocato. Ricordate l’ultima cassanata?

Uno così non è degno di vestire la maglia azzurra. E se poi fa una scenata del genere durante l’Europeo?

Questa era l’opinione comune su un ragazzo tanto bravo in campo quanto esagerato nelle sue reazioni.

Donadoni stavolta non ha accettato i consigli del popolo di ct ed ha deciso autonomamente di portare in azzurro il talento di Bari Vecchia, esponendosi alle critche di un intero paese.

Ed ora siamo tutti pronti a scommettere su di lui, sperando che ripeta l’expolit di Euro 2004, quando partito dalla panchina, diventò il leader della squadra. Non vorremmo rivedere le sue lacrime al fischio finale o, nel caso, che siano lacrime di gioia.

Ma è lecito chiedersi dove siano finiti tutti i suoi detrattori, quelli che non lo volevano neppure convocato, quelli che speravano in una presa di posizione del ct.

Italia, terra di navigatori, poeti, commissari tecnici e… ipocriti!

Commenti (2)

  1. Chiedo a Gioia Bò, autrice di questo bell’intervento sull’Italia e su Cassano, di farmi un favore, quasi a titolo personale: potresti definire meglio la tua posizione su Cassano?
    La mia è semplice curiosità, nata dalla lettura del post attuale e successivamente del post “Antonio Cassano e l’ultima cassanata”, entrambi firmati “Gioia Bò”. Non è ben chiaro, da quello che ho potuto leggere, se sei a favore o contro Cassano; se sei tra gli italiani che sperano in Cassano per questo Europeo, oppure se non avresti voluto la sua convocazione.

    “Ma è lecito chiedersi dove siano finiti tutti i suoi detrattori, quelli che non lo volevano neppure convocato, quelli che speravano in una presa di posizione del ct.
    Italia, terra di navigatori, poeti, commissari tecnici e… ipocriti!” – dal post attuale;
    “E noi ancora qui a discutere sull’opportunità o meno di inserirlo nella lista dei convocati per i prossimi Europei! No Grazie, caro Antonio, facciamo volentieri a meno delle tue cassanate!” – dal post “Antonio Cassano e l’ultima cassanata”.

    Dunque? Sei a favore o contro il Pibe de Bari?

  2. E’ proprio il senso dell’articolo, anch’io sono italiana… 😉
    E mi sembra che la maggior parte dei commenti, dopo la famosa cassanata, fosse contro la convocazione del Pibe de Bari. Me compresa, naturalmente!

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