Inutile nascondersi dietro un dito: Mutu rischia grosso dopo le analisi che hanno stabilito la positività alla Sibutramina, considerando che già ai tempi del Chelsea era stato squalificato per ben sette mesi per uso di cocaina. I due casi sono diversi, come sottolinea il comunicato della società viola, che tenta anche di difendere l’attaccante romeno, giurando sulla sua totale buona fede:
Preso atto della comunicazione del CONI di positività dell’atleta Adrian Mutu ad un metabolita della sibutramina, farmaco “antifame”, l’ACF Fiorentina, pur confermando ogni contrarietà all’assunzione di qualsiasi sostanza vietata dal regolamento antidoping, integratori non certificati compresi, ma credendo anche alla buona fede dell’atleta, cercherà di fare al più presto assoluta chiarezza sulle dinamiche della vicenda.
Personalmente sono portata a sostenere la tesi della Fiorentina, ma bisogna ammettere che la letteratura calcistica è piena di casi di calciatori che “non volendo” assumono delle sostanze proibite e che puntualmente vengono puniti. Staremo a vedere.