Gli svizzeri nei guai, i portoghesi sugli allori

Comincia con il freno a mano tirato l’Europeo 2008. Nel pomeriggio la Svizzera si inguaia da sola, perdendo una gara che avrebbe potuto vincere a mani basse, in una noia mortale. Ci si rifanno gli occhi invece nella gara serale, dove il Portogallo stapazza la Turchia. Il risultato finale è 2-0, ma sarebbe potuto anche essere 5-0 se i rossoverdi non si divertissero a prendere un palo e due traverse. Oggi si replica con Austria-Croazia e Germania-Polonia, il cui programma si potrà vedere su Cinetivu.

Buona anche la direzione di gara di Rosetti, che superata l’emozione di arbitrare la gara inaugurale, tiene la partita in pugno, aiutato anche dalla correttezza dei calciatori in campo, come dimostrano i soli 3 ammoniti di gara, peraltro quasi tutti nel finale, quando gli animi erano più accesi.


Chi si aspettava una replica della Repubblica Ceca del 2000, che sorprese un pò tutti arrivando fino in finale, ha dovuto ricredersi. Baros in panchina e la mancanza di Nedved e Rosicky si fanno sentire, soprattutto in fase di costruzione, dove i cechi riescono a stento ad arrivare in avanti, ma poi senza riuscire a fare una conclusione degna di nota. L’unico a tirare la carretta è Sionko, che però da solo non riesce ad essere incisivo più di tanto, dato che Koller tocca un pallone in tutta la partita.
La Svizzera invece parte piano, lenta e svogliata, e arriva in avanti solo attraverso contropiedi. La noia della gara si può riassumere con l’unico tiro in porta dei primi 45 minuti, che finisce lento lento tra le braccia di Cech.

La ripresa si apre con una Svizzera diversa. Kuhn evidentemente fa sentire la sua voce negli spogliatoi e i biancorossi partono a razzo. Le occasioni cominciano ad aumentare e Cech ha il suo bel da fare per chiudere la porta in faccia ai padroni di casa. Al 70esimo la svolta. Sverkos, entrato 10 minuti prima al posto di uno spento Koller, azzecca l’angolo giusto in una dormita generale della difesa svizzera e porta in vantaggio i cechi. I biancorossi si lanciano in attacco e riescono anche a centrare la traversa con Vonlanthen che tira a colpo sicuro da due passi. I cechi non passano più il centrocampo, ma con l’uscita di Frei per infortunio gli uomini di Kuhn non hanno peso in avanti, dato che Streller è inguardabile, e la gara si chiude quindi sullo 0-1 per la Repubblica Ceca, che porta a casa i 3 punti con un solo tiro in porta.

Ben diversa la gara serale, con il Portogallo che la fa da padrone, e i turchi che in contropiede sono pericolosissimi. Molto bene Kazim, unico a giocare degnamente tutta la partita, mentre molto male Altintop, che gioca fuori ruolo inspiegabilmente, e va spesso in difficoltà prima con Simao e poi con Cristiano Ronaldo. Scolari sorprende un pò tutti schierando Simao, preferendolo al talento Nani o al fortissimo Quaresma, ed ha ragione, dato che sulla fascia sinistra il calciatore dell’Atletico Madrid è inarrestabile. I turchi, come dicevamo, sono un pericolo costante in contropiede, ma mancano sempre al momento della conclusione, dato che è difficilissimo passare tra Pepe e Carvalho. Meglio invece i portoghesi che segnano proprio con Pepe, ma il cui gol viene annullato per fuorigioco. Il primo tempo si chiude con un palo di Cristiano Ronaldo, e il secondo si riapre con la traversa di Nuno Gomes. Al 61esimo la gara cambia, con Pepe che si trasforma in punta centrale, supera due avversari in dribbling, chiude il triangolo con Deco e supera Volkan con un bel pallonetto. Arriva il terzo legno della partita e i portoghesi capiscono che forse è il caso di difendere l’1-0. Si chiudono a riccio, e nei minuti di recupero chiudono la gara con la rete di Meireles in contropiede.

Visti i valori in campo oggi, il Portogallo dovrebbe arrivare agevolmente al primo posto del girone, dato che la squadra apparsa più in forma del girone l’ha appena battuta. Gli svizzeri ormai hanno già un piede fuori dal torneo, e se non dovessero farcela a battere la Turchia nella prossima gara, potranno dire addio alla competizione, ammesso che il Portogallo, che probabilmente nell’ultima gara sarà già qualificato, decida di lasciarli vincere.
E adesso, spazio alla Germania.

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