Sangue e terrore laddove dovrebbe esserci un clima di festa. Noi che scriviamo di calcio ci siamo ritrovati spesso a raccontare episodi di cronaca in luogo della cronaca degli episodi, ma quello che è accaduto quest’oggi al confine tra il Congo e l’Angola va al di là della più pessimistica delle immaginazioni. I giocatori del Togo (la squadra di Adebayor, per intenderci) stavano transitando nella regione di Cabinda, quando sono stati sorpresi da una pioggia di pallottole sparate contro il proprio pullman.
Pesante il bilancio dell’agguato, rivendicato dal fronte per la liberazione della Cabinda: un morto (l’autista) e nove feriti, tra i quali sembra non comparire il nome dell’attaccante del Manchester City. La Coppa d’Africa si giocherà ugualmente, senza neppure subire rinvii nel calendario, ma è chiaro che, nell’anno dei Mondiali, il continente nero non offre certo la migliore immagine di sé agli occhi del mondo.
Commenti (4)