Il primo “no” lo ha incassato da Guus Hiddink, ora arriva anche il secondo, dall’ex allenatore di Brasile e Portogallo, Felipe Scolari. Ma questo fa anche più male. Primo perché mentre Hiddink è sempre considerato sulla cresta dell’onda, Scolari è chiaramente un allenatore in decadenza. Ma soprattutto perché il coach olandese allena una signora formazione, e cioè la nazionale russa, mentre il brasiliano si trova seduto sulla panchina del Bunyodkor, squadra del campionato uzbeko.
Cosa porta Scolari a preferire l’Uzbekistan ad una delle panchine storicamente più importanti del mondo? Le motivazioni non sono chiare, e quelle espresse dall’allenatore non convincono:
sono completamente soddisfatto del lavoro che sto facendo al Bunyodkor. Ho tutto quello che mi serve per fare un lavoro efficace e confortevole, quindi resterò sicuramente in Uzbekistan.
Se si parla di soldi, forse sì. Sicuramente il magnate proprietario del Bunyodkor potrà pagare molto di più Scolari rispetto a quanto può fare l’attento bilancio bianconero, ma se si parla di prestigio, non ci sono paragoni. Probabilmente Scolari è rimasto scosso dal trattamento ricevuto in Portogallo e sulla panchina del Chelsea, e per questo non se la sente di rimettersi in gioco.
Ma intanto ritorna di moda Hiddink. Un cambio al vertice della federazione russa potrebbe farlo fuori, ma difficilmente i bianconeri potranno ingaggiarlo se non riuscissero a coprire i 4 milioni all’anno che oggi guadagna.