Da vera e propria punta, non appena è riuscito a “svincolarsi” dagli avversari, Goran Pandev è partito in contropiede. E ne ha per tutti. Ieri sera il Collegio arbitrale si è finalmente pronunciato in una sentenza che già tutti conoscevano, ma che stranamente non arrivava. La corte ha dato ragione al calciatore e ha condannato la società della Lazio al risarcimento danni per 160 mila euro più le spese legali, oltre che a perdere un calciatore di indubbio valore senza incassare nemmeno un euro.
Ed ecco il primo commento del macedone dopo la sentenza:
È la fine di un incubo. Sono andato via da una persona che mi ha fatto malissimo. Mi dispiace per la Lazio, e per i tifosi biancocelesti. Lotito e Tare – che sa solo fare le multe – non meritano di guidare una società prestigiosa come questa. Sono stato trattato in maniera vergognosa. Ho sempre dato tutto per la Lazio, ho giocato anche infortunato, con le punture. Ma non potevo parlare. Non è vero – come ha detto Lotito – che ho tirato i remi in barca. Sono deluso anche da Ballardini. È stato troppo scorretto. I compagni? Ho un buon rapporto con loro, ma qualcuno non ha detto una parola in mio favore. Il mio sogno è di rimanere a giocare in Italia.
Adesso l’attaccante è in Macedonia in vacanza per Natale, ma tornerà tra pochi giorni per decidere quale sarà il suo futuro. Ora è svincolato, e potrà accasarsi ovunque. Per lui si parla di Inter, Juventus, Zenit o campionato inglese, ma anche di Roma. Staremo a vedere, ora è lui ad avere l’ultima parola.