Lo abbiamo spesso definito campione di sfortuna per via di quei legamenti fragili che spesso hanno messo in pericolo la sua carriera. Ma Ronaldo ha sempre trovato la forza di rialzarsi e di tornare a correre, nella speranza di poter conquistare ancora trofei da aggiungere alla già ricca bacheca. Dopo l’ultimo infortunio con la maglia del Milan e la lunga, lunghissima riabilitazione (quasi 13 mesi) erano in molti a darlo per finito, ma lui ancora una volta ha sorpreso tutti, tornando a far magie con il Corinthians.
Ad accelerarne il recupero è stata la voglia di tornare a respirare l’aria di Nazionale, sperando nella convocazione di Dunga per i prossimi mondiali. Ma proprio oggi il ct del Brasile ha dato una spallata alle sue ambizioni, facendo crollare qualunque speranza:
Per giocare in nazionale non bastano i valori tecnici, ma conta anche il coinvolgimento nel gruppo. Altrimenti non si entra. Non inducetemi a fare certi errori del passato.
Caro Ronaldo, la porta è chiusa: se vuoi ritirarti, non c’è bisogno di aspettare il 2010.