Dentro o fuori. La gara del Camp Nou di domani sera tra Barcellona ed Inter potrebbe rappresentare la fine dei sogni di gloria per una delle due pretendenti alla Champions League. Rischia grosso l’Inter, che deve andare a giocarsi la qualificazione nella tana del nemico, ma rischiano anche i padroni di casa, che in caso di sconfitta e di contemporanea vittoria del Rubin Kazan sarebbero tagliati fuori dal discorso qualificazione.
Certo è che in casa Barça non si respira un’aria tranquilla, considerando che Pep Guardiola potrebbe vedersi costretto a rinunciare alle sue punte di diamante, Messi ed Ibrahimovic, convocati per la gara clou della stagione, ma non al meglio della condizione fisica. Il tecnico catalano non nasconde la preoccupazione:
I medici non ci hanno dato alcuna certezza, ma se stanno bene giocheranno. Messi? E’ il migliore al mondo, quindi è chiaro che cambia qualcosa se non c’è. E’ come se i Bulls avessero fatto a meno di Jordan o i Lakers di Bryant.
Che gara dobbiamo aspettarci?
Noi giocheremo all’attacco e, se saremo eliminati, lo faremo attaccando. Se non riusciremo a vincere non sarà mica colpa di Messi, ma vuol dire che avremo sbagliato qualcosa.
Guardiola non è affatto sicuro di avere già in tasca la qualificazione e spende parole di stima nei confronti degli avversari:
Ci sono giocatori bravi a tenere palla come Cambiasso, Motta e Stankovic. E poi Mourinho è molto bravo ad apportare modifiche alla squadra anche a gara in corso. Se anche studiassi le sue mosse, sarebbe capace di inventarsi qualcosa.
Vero è che il buon Pep non può inventare chissà cosa per porre rimedio all’ecatombe che si è abbattutta sul suo spogliatoio tra influenze e infortuni vari, capitati tutti nello stesso periodo. Che il malocchio lanciato su Cristiano Ronaldo sia caduto anche dalle parti di Barcellona?