Siamo solo alla quarta giornata di campionato, ma alcune società già cominciano a fare bilanci, chiedendosi se determinate scelte siano state o meno sensate. E’ il caso, ad esempio, dell’Atalanta orfana di Del Neri (che sta vivendo momenti di gloria sulla panchina della Samp) e affidata alle giovani mani di Angelo Gregucci. I nerazzurri sono ancora a quota zero il classifica, avendo rimediato schiaffi sonori sia in casa che in trasferta. La sconfitta rotonda di ieri contro il neopromosso Bari potrebbe far precipitare la situazione e portare al secondo cambio in corsa della Serie A, dopo quello discusso di Spalletti.
Non se la passa meglio il Napoli di Roberto Donadoni. L’ex tecnico della Nazionale era stato chiamato a sostituire Reja nella scorsa stagione, ma non è mai riuscito a creare un gruppo compatto e capace di competere per le zone importanti della classifica. Non che i partenopei possano inserirsi nella lotta-scudetto, ma valutando gli acquisti era lecito attendersi un inizio stagione meno tribolato. E invece lo scorso sabato gli azzurri sono usciti tra i fischi del San Paolo, dopo lo 0-0 con l’Udinese, ed ora la panca di mister Donadoni non sembra più così solida.
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