Anche la Roma, come del resto Milan e Fiorentina, ha deluso un po’ in questo calciomercato, anche se ancora non è detta l’ultima parola. Le trattative della società giallorossa sono state sempre sottotono a causa dei classici problemi economici della famiglia Sensi, e per questo non ci sono stati grandi acquisti. Escluso l’ingaggio di un centrocampista dal futuro assicurato come Guberti, per il resto tutti i nuovi arrivati in realtà sono prestiti ritornati alla casa madre.
Anche le partenze non sono state fruttuose, dato che erano ex prestiti o calciatori svincolati come Montella e Panucci. L’unica cessione che ha portato un bel po’ di quattrini è stata quella di Aquilani, ma fino a questo momento ancora quei milioni non sono stati spesi. Il problema è che non si sa se effettivamente saranno reinvestiti o serviranno solo per mantere ben oliato il giocattolo che Spalletti ha in mano.
Se non dovessero esserci nuovi colpi di mercato, la Roma giocherebbe con il suo solito 4-4-1-1, con Doni in porta, la linea difensiva con Motta, Mexes, Juan e Riise, i quattro in linea di centrocampo saranno De Rossi, Pizarro, Taddei e Menez, con Totti dietro l’unica punta, Vucinic.
Così com’è collaudata questa squadra, può fare delle buone cose. Il problema è sempre lo stesso che da anni si ripresenta puntuale: la mancanza di alternative. Senza valide riserve, anche un undici titolare così forte non può raggiungere grandi traguardi, e così l’obiettivo della Champions League è piuttosto remoto. Più probabile invece che la Roma raggiunga il quinto o sesto posto, ma tutto dipenderà, come al solito, dalle caviglie di Totti.