Era retrocesso quasi due mesi fa, ma in pochi credevano che sarebbe rimasto anche in B. Alessandro Rosina, detto Rosinaldo dai suoi tifosi, ha un talento talmente ampio da non poterlo “sprecare” nella serie cadetta, specialmente in una squadra in cui dava da tempo parecchi segni di insofferenza, il Torino. Per questo alla prima offerta seria ha detto sì.
Anzi, per la precisione ha detto “Da”, perché il club che l’ha richiesto è lo Zenit di San Pietroburgo, che giocherà le coppe europee e può regalare quel palcoscenico ad un calciatore le cui qualità sono indubbie, ma finora non ha ancora avuto la possibilità di sperimentarlo. Rosina non ha ancora firmato il contratto definitivo, ma un pre-contratto, viste le pressioni fatte da un monumento del calcio come Dick Advocaat, il quale ancora non era riuscito a sostituire il vecchio pezzo da novanta del club russo, Andrei Arshavin, che oggi gioca in Premier League, e di cui Rosina sembra il degno erede.