Secondo l’ultimo rapporto del Fatf, la Financial Action Task Force dell’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, il giocattolo calcio potrebbe finire nelle mani sbagliate. Come azienda, è riconosciuta in tutto il mondo come una delle più lucrose. Più passa il tempo e più aumenta il giro d’affari miliardario del pallone mondiale, e per questo l’affare sta cominciando a fare gola anche alle organizzazioni criminali.
Secondo gli osservatori dell’Ocse, anche l’Italia farebbe parte dei 25 Paesi in cui la criminalità potrebbe entrare e destabilizzare l’ambiente. Anzi, un tentativo pare sia stato fatto di recente nei confronti di un club in crisi finanziaria (di cui non è stato fornito nè il nome, nè la categoria), il cui acquisto, sventato all’ultimo momento, stava per essere effettuato con soldi riciclati.
Il calcio infatti potrebbe essere il metodo migliore per “ripulire” milioni ottenuti illegalmente, acquistando club o calciatori che potrebbero giustificare denaro di cui non si conosce la provenienza. Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, è stato il primo a difendere il sistema italiano e a ribadire che nel nostro Paese una cosa del genere non potrebbe mai accadere, ma nella nazione della Mafia, Camorra, ‘ndrangheta e chissà quante altre organizzazioni criminali, la vera sorpresa è scoprire che ancora nessuna di esse sia entrata nel giro.
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