Si partiva con l’Egitto con un piede in semifinale e gli Stati Uniti sicuramente fuori, ma il bello del calcio è che si riesce ad ottenere anche i risultati più incredibili. Tutti facevano i calcoli per vedere in che modo poteva qualificarsi l’Italia, dando per scontato che fosse l’Egitto l’alternativa, ed invece un’incredibile selezione statunitense compie la partita della vita, e vince 3-0 qualificandosi per la semifinale con la Spagna.
Gli States non partono già sconfitti, ma credono al miracolo calcistico sin dall’inizio. Regalano soltanto il primo quarto d’ora all’Egitto, sperando nei contropiede, ma la partita è destinata a divertire gli spettatori. Comincia il portiere egiziano che dopo 20 minuti prima si lascia sfuggire la palla dalle mani, e poi sulla ribattuta di un avversario (che sarebbe finita fuori), devia la palla con la faccia in porta. La partita sbloccata lancia le due squadre nelle aree di rigore avversarie, con gli egiziani più convinti.
Non succede nulla di rilevante però fino alla ripresa, quando un uno-due degli statunitensi non affossa definitivamente gli africani. Al 18′ Bradley devia un cross di Donovan a seguito di un contropiede magistrale; palla al centro ed egiziani in attacco, e così dopo pochi minuti altro contropiede, e stavolta è Dempsey a deviare la palla per lo 0-3. E la terza rete sembra essere decisiva perché gli egiziani mollano definitivamente, con gli americani che si barricano in 11 a protezione della propria area di rigore per i restanti 20 minuti.
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