Mister Lippi assicura che il ragazzino non si monterà la testa, ma Davide Santon parla già da veterano subito dopo il debutto (assolutamente positivo) in maglia azzurra. Gli chiedono di Ibrahimovic e delle tante voci che circolano sulla possibile partenza dello svedesone:
Lui è un grande e spero resti con noi, ma se deve rimanere controvoglia è meglio che vada altrove.
Parole sante pronunciate da un diciottenne che sa di dover sudare parecchio per confermarsi ad altissimi livelli, cercando di migliorarsi ogni giorno:
So che c’è tanto da fare, la mia carriera non è ancora cominciata. Per un giovane esordire è sempre difficile soprattutto in Italia e in una squadra come l’Inter. La Confederations Cup? Un sogno, ci vado anche solo per fare compagnia ai ragazzi.
Lasciamolo crescere, please. Non ripetiamo l’errore commesso con tanti giovani colleghi, posti sul piedistallo della gloria troppo presto per ritrovarceli poi capricciosi e petulanti. Uno con quei piedi e con questa testa può arrivare davvero lontanto (ma diciamolo sottovoce).
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