E’ lui la star indiscussa dell’Inter scudettata per la quarta volta di fila e se ne rende conto: sa che senza lo schema “palla a Ibra e che Dio ce la mandi buona” difficilmente mister Mou avrebbe potuto festeggiare il suo primo titulo. Poi si può discutere delle parate determinanti di Julio Cesar, dell’intelligenza tattica dei centrocampisti, della crescita di Santon e Balotelli, ma nessuno può negare che l’artefice principale della vittoria nerazzurra sia stato Zlatan Ibrahimovic. E lui si comporta di conseguenza, pretendendo di essere messo al centro dell’attenzione sempre e comunque, minacciando di andare a carcar fortuna in altri lidi e smoccolando ogni qualvolta qualcuno tenta di rubargli la leadership assoluta.
E’ successo anche nel posticipo di ieri, in una serata che doveva essere di festa e che sarebbe finita diversamente se lo svedesone non avesse buttato dentro la palla del 3-0. E tutto perché Supermario ha voluto ritagliarsi un angolo di gloria personale nella sera del trionfo invece di servirgli l’assist del 22° sigillo in campionato. La sceneggiata del “fammi uscire” ha dimostrato ancora una volta la faccia capricciosa di Ibra ed anche i compagni cominciano ad averne le scatole piene. Finirà che resta all’Inter e che contribuisce con le sue reti ad un’altra stagione straordinaria del club di Moratti, ma intanto ammette che per il futuro “non ci sono garanzie”. E qualcuno nello spogliatoio comincia a stappare lo champagne.
laura 3 Giugno 2009 il 10:45
1° ibra nn se ne va xkè nel barcellona nn ci vuole andare e poi una raggione in piu per restare è ke ora ha il tutulo di capo cannoniere e vuile restare con noi
2° nessuno sa dove sia andato a finire adriano e sinceramente credo ke nn importi a nessuno=)