Nel dopopartita infuocato di ieri sera ha rischiato grosso, specie quando si è ritrovato di fronte quel “bisonte” di Didier Drogba, che, se solo avesse potuto, non si sarebbe fermato alle minacce verbali. Ma il day after di Tom Hemming Ovrebo è ancor più traumatico del confronto-scontro con i Blues, visto che la rabbia dei tifosi è arrivata fino in Norvegia, terra di origine del fischietto internazionale. Non ci sono notizie ufficiali al riguardo, ma il portavoce della polizia di Oslo ha dichiarato:
A causa dell’interesse dei media all’aeroporto, Ovrebo è stato scortato fino a casa dalla polizia. C’è anche una pattuglia davanti a casa sua. Non abbiamo notizie di minacce, ma se succede qualcosa, siamo pronti.
Intanto il diretto interessato non ha voluto rilasciare dichiarazioni (com’è costume della classe arbitrale), limitandosi ad un breve comunicato dettato all’agenzia Ntb:
A causa di tutte le circostanze occorse dopo la partita, l’Uefa ci ha chiesto di non parlare per il momento alla stampa.
In fondo è meglio così: come avrebbe potuto giustificare le tante sviste?