La giornata di ieri nel girone sudamericano di qualificazione al mondiale 2010 passerà sicuramente alla storia. Purtroppo però in termini negativi per l’Argentina. La giornata numero 12 infatti registra il primo gol subito da Maradona da quando è allenatore dell’albiceleste, ma soprattutto registrerà la più grossa disfatta degli argentini nella loro storia, durante una qualificazione al mondiale.
A produrla poi non è nemmeno una grande squadra. Forse a causa dell’altezza a cui si giocava, o perché Messi e compagni erano troppo sicuri di vincere, ma la Bolivia strapazza i biancazzurri, facendo sembrare a fine partita Carrizo il migliore in campo, nonostante subisca 6 reti.
Il portiere della Lazio infatti compie due grandi parate prima del primo gol subito all’11’, e ne compie altre anche durante il resto della partita. Ma quando arrivano 20-25 tiri in porta, è normale che qualche gol lo si prenda. Apre le danze Martins, pareggia Luis Gonzales, ma poi sale in cattedra Botero che segna tre gol e contribuisce notevolmente all’umiliazione argentina.
Con questo 6-1 non solo Maradona sarà aspramente criticato fino a giugno, quando cioè si riscenderà in campo, ma l’Argentina perde l’occasione di avvicinarsi alla vetta e crolla fino al quarto posto, superata dal Cile che pareggia 0-0 (con l’udinese Isla espulso dopo mezz’ora di gioco) contro l’Uruguay, e dal Brasile, che vince facile contro il Perù e risolve la crisi.
Altro che 20 minuti, Kakà sorprende tutti e scende in campo dall’inizio della partita, giocando tutti i 90 minuti. Proprio lui, dopo un inizio un po’ in sordina, suona la carica e si guadagna il rigore che Luis Fabiano non sbaglia. L’attaccante del Siviglia dopo 10 minuti segna la rete del 2-0 e la partita è praticamente chiusa. Il Perù, seppur volitivo, tecnicamente non vale nemmeno un decimo del Brasile, e quindi subisce inevitabilmente, beccandosi il terzo gol dal fiorentino Felipe Melo nella ripresa.
Il Paraguay pareggia 1-1 in Ecuador mentre il Venezuela elimina forse definitivamente la Colombia battendola 2-0. I paraguaiani rimangono comunque primi a +3 dal Brasile, ma a 6 partite dalla fine tutto è ancora aperto. Brasile, Cile ed Argentina sono tutte in due punti, e così l’Uruguay, due lunghezze sotto gli argentini, potrebbe irrompere e rovinare la festa a qualcuno.
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