E’ il periodo delle indiscrezioni e delle smentite, del calciomercato fatto sui giornali e delle voci di corridoio che danno le panchine italiane in gran fermento in attesa della prossima stagione. E come sempre, in mezzo a tanto parlare, spunta il nome di Carlo Ancelotti, dato in partenza per altri lidi un giorno si e l’altro pure.
Vero è che in giro per l’Europa ci sono diverse panche ad interim, affidate a fidi traghettatori in attesa che le bocce si fermino e i tecnici si liberino. Basti pensare al Real Madrid o al Chelsea, le cui società non hanno mai negato la provvisorietà dei rispettivi occupanti. E il buon Carletto farebbe gola ad entrambi i club, tanto che quotidianamente viene invitato a studiare un idioma straniero in vista dei prossimi gravosi impegni.
Certo, lo spagnolo è più semplice da imparare, ma Galliani non scommetterebbe un centesimo sulla possibilità che il tecnico si trasferisca alla corte di Perez (ammesso che venga eletto), tanto da escluderlo al 99,9%. Nessuna scommessa invece sulla pista inglese, visto che meno di un anno fa c’era già stato un approccio nemmeno tanto timido da parte di Abramovich.
Del resto, Ancelotti è sulla stessa panca da una vita: otto lunghi anni nei quali ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Ma il ciclo sembra essere arrivato alla conclusione e difficilmente verrà rispettata la data della scadenza del contratto, fissata per giugno 2010. Il suo obiettivo sarebbe quello di puntare al rinnovo, almeno per un altro anno, ma pare che Galliani non ne voglia sapere di allungare l’agonia, optando invece per uno svecchiamento che parta proprio dalla panchina.
Intanto lui continua a giurare fedeltà eterna alla squadra che gli ha permesso di conquistare il mondo, dichiarando a gran voce che questo non è il suo ultimo anno alla guida dei rossoneri:
Io lavoro e non sto dietro a queste voci. Non scherziamo, per piacere.
Sarà, ma non sorprendetevi se dalla sua tasca vedete spuntare una grammatica inglese…
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