Roberto Mancini ha ufficialmente iniziato la sua avventura da c.t. dell’Italia con le tre amichevoli disputate a cavallo tra maggio e giugno. Non sono arrivati risultati entusiasmanti ma servirà ovviamente tempo per ridare entusiasmo ad un ambiente in profonda depressione dopo la mancata qualificazione ai Mondiali.
In un’intervista a GQ, Mancini ha parlato di diversi argomenti, toccando anche questioni spinose come quella che riguarda il ruolo di Mario Balotelli: “A 28 anni conserva il suo straordinario background fisico ed ha aggiunto la maturazione come uomo e importanti esperienze dal punto di vista calcistico. Per me sarà uno dei leader anche emotivi della futura Nazionale, considerato che lo zoccolo duro mollerà a breve termine. E non è una scelta affettiva: sarà dettata da motivazioni prettamente tecniche”.
Mancini poi parla anche di Mondiali e di quello che da molti è indicato come il più “pronto” per sfondare ad alti livelli tra le nuove leve, Federico Chiesa: “In lui rivedo il padre, è come tornare indietro nel tempo. Ha gli stessi movimenti, lo stesso tiro, le stesse finte e gli stessi movimenti: per me può esplodere dal punto di vista realizzativo in qualsiasi momento. I Mondiali? Di mezzo c’è l’Europeo ma non nascondo che voglio portare questa squadra in Qatar. Per certi versi, poi, è paradossale che non abbia mai disputato un minuto in un Mondiale; spero di rifarmi da c.t.”.