Anche Zidane è passato dall’altra parte del campo, è andato a popolare le panchine illustri, insomma è diventato allenatore. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Lippi si dice sorpreso di questa evoluzione del fenomeno.
Lippi ha allenato tantissimi giocatori che adesso sono anche allenatori. Non soltanto Zidane. Dalla Juventus è passato anche Deschamps, ma mentre di questo era giocatore e allenatore in campo, dello schivo Zidane Lippi non l’avrebbe mai detto. Lo rivela in un’intervista all’Equipe.
Zidane è sempre stato un fuoriclasse ma il suo talento da allenatore è venuto fuori parecchio tardi. È un allenatore tardivo ma adesso è sulla panchina di una squadra molto prestigiosa, quella del Real Madrid. Lippi ricorda i momenti salienti della carriera del suo ex giocatore, con una serie di episodi clou. La Gazzetta dello Sport li sintetizza così:
L’ex c.t. azzurro poi ricorda come dopo qualche settimana in bianconero, Zidane chiese di essere ceduto, come ricorda Lippi: “Gli risposi che era pazzo e che lo avrei mandato in campo sempre da titolare”. Così come lo fu anche Deschamps che già a quei tempi aveva l’indole del tecnico: “È un cliché dire che un giocatore è un allenatore in campo, ma nella mia carriera ho avuto solo Didier così. Altri grandi giocatori che ho allenato però poi sono diventati allenatori a mia sorpresa. Tra questi Zidane: mai avrei pensato potesse fare l’allenatore un giorno”. L’esordio al Real Madrid è poi un vantaggio, secondo Lippi: “Una fortuna incredibile, anche perché ha potuto fare un po’ di esperienza prima per affinare il suo metodo di allenamento. Ma gente come Zidane deve stare in grandi squadre poiché ne conoscono alla perfezione la psicologia, in caso di vittoria e di sconfitta. In ogni caso, i giocatori avversari giocano con l’idea di battere Ronaldo e compagni, non Zidane in panchina”.