Molti ex campioni italiani, ovvero molti campioni italiani che adesso in Italia devono lasciare spazio ai giovani, sono finiti nei campionati considerati minori. Si pensi a Del Piero che è andato in Australia e poi in India o a tutti quelli che sono andati proprio in India a ricordarsi quanto sono bravi palla al piede.
C’è chi insomma non si rassegna al passare del tempo e trova molto complicato lasciare il campo di gioco, preferendo sperimentare nuove emozioni all’estero. Pirlo è uno di questi che dopo una carriera gloriosa conclusa con la Juventus adesso ha deciso di andare in America e il suo debutto è stato “stellare” con la vincita sulla squadra di Kakà.
Scrive la Gazzetta dello Sport:
Prima dell’ingresso di Pirlo, botta e risposta firmato da Larin, promettente 20enne nazionale canadese, e da Calle, servito da McNamara. Ancora Larin, al 60′, sfrutta una volata di Rivas per insaccare il 2-2. E’ il momento migliore di Orlando e se Rivas servisse Kakà in contropiede, invece di tirare, arriverebbe il sorpasso. L’ex milanista la prende male, mentre Pirlo si carica New York sulle spalle e avvia le azioni dell’allungo. Lo schema è sempre lo stesso: palla a liberare la corsa di Poku e assist del ghanese prima per Villa (doppietta del 3-2) e poi per McNamara, che realizza il 4-2. Sembra finita, ma Larin è scatenato e inventa il gran destro del 4-3. E’ il preludio a un finale palpitante.
Poi ancora sull’ingresso in campo del fuoriclasse ex bianconero:
Al minuto 56 di New York City-Orlando City, il pubblico dello Yankee Stadium si alza in piedi e tributa la standing ovation a una leggenda del calcio: Andrea Pirlo debutta nella Mls americana. Un saluto a Kakà, prestigioso avversario di giornata, e il fuoriclasse della Nazionale inizia a deliziare il pubblico della Grande Mela con lanci e tocchi vellutati.