È una storia poco edificante per il calcio internazionale ma, con tutto il rispetto per le vittime di questo disgustoso scherzo, c’è anche da riderci su e da riflettere sugli estremi cui può condurre il senso di appartenenza ad una squadra.
Ormai lo chiamano Pissgate e com’è facile intuire dal nome, non è un episodio avvenuto in Italia. Protagonista dello scherzo, diciamo, di cattivo gusto, è Reto Felder, il portiere del Muri, una squadra della quarta serie svizzera. Felder si è dissetato ad una borraccia dove un tifoso del Baden, della squadra avversaria, aveva fatto la pipì.
Avete capito bene: il tifoso, di cui si sta occupando adesso la giustizia sportiva, ha orinato nella borraccia del portiere della squadra avversaria. Adesso Felder ha deciso di sporgere denuncia. Nel raccontare l’accaduto spiega il portiere del Muri, ha pensato che l’acqua si fosse intiepidita al sole. Per questo ha bevuto i primi sorsi senza accorgersi di nulla. È stato dopo che ha capito che c’era qualcosa di strano. I tifosi, tra l’altro, hanno iniziato a prenderlo in giro dicendogli che era infetto e aveva l’AIDS.
La ricostruzione dell’accaduto è la seguente. Il tifoso del Baden, senza essere visto, ha scavalcato le recinzioni durante il secondo tempo e, una volta entrato in possesso della borraccia appoggiata alla porta, ci ha urinato dentro, quindi l’ha rimessa al suo posto.
Il comitato della Federcalcio svizzera ha detto che l’episodio è riprovevole e il presidente del Muri ha deciso di protestare contro gli organizzatori del campionato. Gli investigatori, con l’ausilio delle registrazioni effettuate sul campo, adesso cercheranno di individuare il colpevole. Il Baden, che era la squadra di casa, alla fine ha vinto 3 a 2 la partita contro il Muri.