Dopo il caso del giocatore tedesco Kramer, che durante la finale con l’Argentina, ha preso una brutta botta alla tempia ed è rimasto per mezz’ora in campo, adesso la Fifa vuole dare delle nuove regole per evitare che un giocatore con trauma cranico completi la partita.
Il calcio ha deciso di ragionare alla maniera del rugby e propone di stoppare le partite nel caso di botta alla testa per un giocatore. I medici, infatti, devono avere il tempo di capire se si tratta di un trauma cranico e quindi autorizzare i giocatori al rientro in campo, oppure alla sostituzione.
La Commissione Medica della Fifa ha chiesto di poter sospendere le partite per tre minuti quando si ipotizza che un giocatore abbia un commozione cerebrale. La proposta dovrebbe diventare esecutiva già al prossimo Comitato della Fifa. Il punto di partenza di questa proposta è l’episodio di Kramer. Oggi, il giocatore tedesco della finale non ricorda proprio niente ed è probabile che niente torni come prima.
La Fifa aggiunge che il ruolo dei medici di squadra deve essere rinforzato ed è il medico a dover assicurare al direttore di gara che il giocatore può riprendere la partita. Il medico dovrà gestire accuratamente i casi di commozione cerebrale. L’arbitro, sentito il parere del medico, previa autorizzazione del dottore sociale, consente al giocatore di restare in campo, oppure lo manda a fare una doccia.
Una forma di prevenzione molto importante che funziona già nel rugby, dove i giocatori sono maggiormente esposti a contatti fisici molto duri. La Commissione medica della Fifa, in più ha illustrato i numeri degli infortuni spiegando che in Brasile, sede degli ultimi mondiali, sono scesi da 2,7 a partita a 1,7 in un periodo di tempo che va dal 2002 al 2014. Per la prima volta ai Mondiali, tutti i giocatori sono stati sottoposti ai controlli antidoping e sono risultati tutti negativi.