Se alla vigilia del Mondiale Algeria e Slovenia avevano ben poche speranze di passare il girone, dopo questa gara sembrano averne ancora meno. Le due formazioni confermano tutto ciò che di loro si diceva: gli africani giocano un calcio rapido ma senza qualità e continuità, gli europei si schierano in 11 in difesa e puntano tutto sul contropiede. E alla fine ad aver ragione è il catenaccio esagerato anche per noi italiani.
I due portieri vivono un primo tempo abbastanza tranquillo, dato che devono farsi trovare pronti solo sui tiri dalla distanza. La Slovenia si vede solo sui calci piazzati di Birsa, l’Algeria domina ma non va quasi mai al tiro. Mentre il primo tempo è piuttosto pimpante, anche se con 10-15 minuti di noia, la ripresa si gioca a ritmi molto bassi fino agli ultimi 20 minuti.
Tutto cambia quando il calciatore del Siena Ghezzal, entrato un quarto d’ora prima, commette un’incredibile ingenuità, toccando il pallone con la mano e beccandosi la seconda ammonizione che lascia i suoi in 10. Sembra però che siano gli sloveni a rimanere in inferiorità numerica, perché gli africani si spingono molto in avanti schiacciando gli avversari nella propria area. Ma nell’unica azione offensiva della ripresa la Slovenia passa. Koren, visto pochissimo durante tutta la partita, calcia da 20 metri, ed il portiere algerino Chaouchi replica la papera di ieri sera di Green, facendo terminare la palla in gol. La Slovenia non si vede più in avanti, e l’Algeria sfiora il gol un paio di volte, senza però riuscire a realizzarlo. Ma questa Slovenia è troppo poco per impensierire Usa e Inghilterra.
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