Paul Gascoigne tenta il suicidio!

di Redazione 6

Non era un numero dieci puro, tanto che spesso preferiva giocare con l’8 sulle spalle, ma aveva piedi da fantasista e, come spesso accade, anche la testa. Paul Gasgoigne ha sempre fatto parte di quella folta schiera di calciatori definiti genio e sregolatezza, capaci di infiammare il pubblico con le proprie giocate, ma deboli con se stessi fuori dal rettangolo di gioco.

Ne parliamo al passato non perché sia morto (non ancora), ma perché quel genio espresso spesso in campo ha lasciato man mano il posto ai guai legati alla bottiglia ed alla polvere bianca, tanto da ridurlo ad essere l’ombra di se stesso e di quel campione che avrebbe meritato di essere.

Ieri l’ultima follia, perché solo di follia si può parlare, visti i continui eccessi degli ultimi tempi. Stavolta se l’è presa con se stesso, cercando addirittura di mettere fine ad una vita che tanto gli ha dato e altrettanto gli ha tolto. Volete sapere com’è andata?


Ormai negli alberghi inglesi si trema vedendolo arrivare, perché dove c’è Gazza ci sono i guai, ma finché avrà abbastanza soldi da potersi permettere una stanza, sarà difficile respingerlo. E così è andato in onda l’ennesimo Gascoigne-show prima al Mandarin Oriental Hotel, dove pretendeva che gli inservienti gli procurassero della cocaina, poi al Millennium Hotel, in Sloane Street, dove si è presentato in giacca leopardata e con una bottiglia di gin in mano.

Una volta in stanza, ha cominciato a tempestare la reception di telefonate chiedendo continuamente degli alcolici che gli venivano puntualmente negati. Niente alcool? Meglio ripiegare allora su qualcosa di commestibile, come una bistecca e, mentre l’ordine prendeva la strada della cucina, Paul ha nuovamente chiamato, chiedendo stavolta solo un coltello.

L’intento era quello di suicidarsi e chissà se lo avrebbe fatto veramente, se solo non fosse partita la telefonata alla polizia. Al loro arrivo gli agenti hanno trovato la stanza di Paul completamente al buio, con sigarette ancora accese sparse qua e là e la bottiglia di gin (vuota!) sul pavimento. Lui era in bagno e, accortosi della presenza di qualcuno nella stanza, ha cominciato ad urlare, chiedendo ancora della cocaina.

Poi ha infilato la testa nella vasca da bagno, tentando di affogare. Gli agenti sono intervenuti immediatamente e dopo averlo rivestito (era completamente nudo), lo hanno accompagnato in ospedale, dove sarà sottoposto ad accertamenti psichiatrici.

Qui finisce la storia del Gascoigne-show, ma anche quella di un uomo che non ha saputo controllare il successo e ne è divenuto schiavo, riducendosi alla fine peggiore. Un campione sul campo, più sregolatezza che genio. Peccato!

Commenti (6)

  1. Già, davvero un peccato: come calciatore era davvero bravo, avrebbe potuto avere un futuro come tutti gli altri calciatori che hanno terminato la loro carriera, ma purtroppo chissà per quale motivo ha deciso di condurre questa vita.

  2. A volte si ha tutto dalla vita e sembra di non avere niente… Personalmente ho ammirato il suo estro ed è un vero peccato vederlo ridotto così.

  3. Che dire . E’ sempre stato un personaggio un po’ strano anche in passato , ma da qui a dire che avrebbe tentato il suicidio … a volte penso che diventare ricchi , famosi , potenti non sia una fortuna . Devi avere carattere e lo testimoniano le vite di numerosi VIP tra i quali Robbie Williams , Gazza , George Best , Francesco Nuti e molti altri ancora .
    Personalmente non so cosa significhi tovarsi sotto i riflettori , non so come e quanto cio’ cambia la vita lo posso solo immaginare . Ma sinceramente se tante persone hanno trasformato la propria esistenza nel proprio inferno beh , allora preferisco restare nel mio angolino .

  4. Si Luca forse hai ragione tu… ma alla fine credo che sia una questione di carattere e di come si riesce a gestire il successo

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