Sono in molti a fare gli allenatori, gli osservatori, o altre figure dirigenziali, ma tanti altri si buttano nel sociale e decidono di restituire un pò di quel calore che hanno ricevuto dalla gente nell’arco della propria carriera.
Alla fine della sua carriera decise di iscriversi alla Democrazia Cristiana, di cui ne divenne esponente in Parlamento nel 1994, e di cui ancora fa parte (ma sotto il nome di Margherita) presso il Parlamento Europeo.
Dopo aver passato metà della sua vita a calciare un pallone tra i campi di Perugia, Roma, Parma, e Bolton, il giapponese ha deciso di voler visitare le città di cui ha visto solo stadi, alberghi e aeroporti.
Ma la curiosità sta nel fatto che quando giocava non si muoveva mai senza un seguito di una ventina di persone tra assistenti e giornalisti che non lo lasciavano un secondo in pace, mentre adesso ha deciso di girare il mondo in solitaria con uno zaino in spalla. Un bel cambiamento.
E così, con pochi bagagli ma carico di tanto affetto da donare, ha visitato la Cambogia, il Vietnam, il Laos, l’Indonesia e il Buthan. Ultimamente ha letteralmente rischiato la vita “passeggiando” sotto le bombe dell’Iraq e della Giordania, ma portando tanta gioia ai bambini che crescono con molti problemi psicologici, regalandogli qualche ora di svago, naturalmente con un pallone tra i piedi.
E’ curioso vedere il calciatore più forte nella storia del Giappone correre e driblare sui campi sterrati delle campagne del Laos o dell’Iraq, ma lui non lo fa per un contratto pubblicitario, ma per il pagamento più soddisfacente che un uomo possa ottenere: il sorriso di un bambino.
Prossima tappa: Africa. Buon viaggio Hide!
Pizzicone 30 Gennaio 2008 il 14:04
L’altrogiorno con un amico cercavamo di capire dove fosse Nakata ora, e nonostante avessimo consultato wikipedia, non l’abbiamo capito.
Ora lo so 🙂
marco mancini 30 Gennaio 2008 il 14:14
bastava chiedere 🙂