Semifinale di andata di Champions League.
Stadio Bernabeu, Madrid:
Real Madrid – Barcellona 0-2
Reti: 31’ st e 42′ st Messi (B)
Real Madrid – Barcellona 0-2
Per molti, una finale mancata. Ovvi rimandi, evidenti motivi: il derby spagnolo tra blaugrana e merengues racchiude un fascino tale che si fatica a individuare una sfida simile per prestigio e aspettative. Leo Messi di fronte a Cristiano Ronaldo significa godersi le gesta dei migliori calciatori al mondo; Pep Guardiola contro Josè Mourinho è assistere al confronto tra i due allenatori più vincenti dell’ultimo periodo. Per non parlare, va detto, di buona parte dei calciatori in quota alla Spagna campione del mondo che militano un po’ a Madrid, sponda Real, e un po’ a Barcellona.
I due club si trovano di fronte per la terza volta a stretto giro: dopo le punzecchiature dei tecnici nel corso della conferenza della vigilia, il Bernabeu accoglie i ventitue tra uno sventolio di bandierine bianche da lasciare impietriti. Uno striscione enorne saluta i padroni di casa e recita ‘Hasta el final, vamos Real’. In casa locale si deve far fronte alla squalifica di Carvalho in retroguardia ma Mourinho opta per lasciare Pepe in mediana e arretrare Sergio Ramos al centro della difesa. Cristiano Ronaldo unica punta dietro alle cui spalle agiscono Ozil e Di Maria. Sul versante opposo c’è poco da svelare: è lo squadrone di sempre, imbottito di fuoriclasse e guidato, in avanti, dal trio delle meraviglie: Villa, Messi e Pedro.
Si comincia con ritmi agonisticamente elevati: al 4’ destro al volo di Xavi dai 24 metri, blocca Casillas.La replica, dopo 1’, è di Cristiano Ronaldo: sinistro dal limite su cui è sicura la risposta di Valdes. Torna a farsi vedere in avanti il Barcellona: è il 10’ quando Villa evita due avversari e si accentra, la conclusione è repentina, il pallone va a lato di poco. La scelta tattica di Mourinho è chiara fin da subito: difesa attenta e ripartenze in contropiede con cui tentare di colpire gli avversari i quali, evidente, continuano a districarsi in maniera puntuale nel fraseggio di prima. Al 25’ prima azione di Messi che se ne vatra le linee e verticalizza per Xavi, il cui tiro viene respinto da Casillas. Ultima opportunità del primo tempo per i locali: al 46’ Cristinao Ronaldo calcia dalla distanza e costringe Valdes alla respinta goffa. Parapiglia al rientro negli spogliatoi: a farne le spese è il portiere di riserva del Barcellona, Pinto, che viene espulso.
Nella ripresa ci si sbilancia di più: merito di un Barcellona che mostra di voler vincere la partita e vendicare in fretta la sconfitta in Coppa del Re. Eppure, a cambiare il volto alla gara è l’espulsione di Pepe per un intervento duro su Dani Alves: decisione fiscale che Mourinho non prende bene. L’ex interista applaude ironicamente Stark, il quale lo spedisce in tribuna. E’ la chive di volta del match: la superiorità numerica è un regalo che questo Barcellona non può affatto disdegnare. Al 23’ colpo di testa a colpo sicuro di Pedro dai 7 metri con palla fuori di poco; al 31’ il vantaggio di Messi. L’argentino raccoglie un traversone di Afellay e anticipa Sergio Ramos: palla in rete. Dieci minuti dopo il capolavoro del Pallone d’Oro: la Pulce prende palla ai 45 metri e avanza seminando avversari prima di concludere con un destro ad incrociare. Da guardare e riguardare. Come il Manchester United ieri sera, anche i blaugrana ipotecano la qualificazione nella sfida di andata.
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