Un sabato così a Roma, sponda giallorossa, se lo ricorderanno per molto tempo. Tutto tremendamente storto in una giornata che poteva significare l’ennesimo -1 dall’Inter, in attesa della gara di stasera, ed alimentare ancora una volta le speranze scudetto.
Ma le disgrazie non arrivano mai da sole ed allora ecco servito l’infortunio a Totti, serio come previsto sin dall’inizio, e già si parla di stop dai 4 ai 6 mesi. Una tegola che non ci voleva proprio a questo punto della stagione ed ora appare tutto più difficile.
Finiti qui i guai della Roma? Già così sarebbe abbastanza, ma nella Capitale stamattina non si sente parlare del pareggio casalingo né dei guai fisici del capitano. L’argomento principe è lo stop della trattativa con gli americani e c’è già chi accusa i Sensi di tradimento. Nel suo sabato nero, la Roma potrebbe aver perso scudetto, capitano e americani! Ma andiamo per ordine.
Della gara
abbiamo già accenato ieri sera. La Roma
meritava di vincere, se andiamo a contare le occasioni create, ma una squadra che da settimane mira a rosicchiare punti preziosi alla capolista,
non può permettersi un passo falso contro l’ultima della classe. Inutile recriminare contro la sorte: è vero
la punizione-gioiello di Diamanti (scusate il gioco di parole) ha rappresentato l’unico tiro in porta del Livorno, ma la gara poteva e doveva essere chiusa abbondantemente prima.
Ed è altrattanto inutile attaccarsi all’uscita anticipata di Totti, che pure ha provato a restare stoicamente in campo, salvo poi arrendersi al dolore. La prima diagnosi, come detto, non lascia margini di speranza: lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Si attende domani la visita del professor Mariani, che lo ha già operato due anni fa, ma sembra che l’intervento sia inevitabile.
Curioso che il capitano sia venuto a mancare proprio nei due momenti topici della stagione: aveva già saltato le due gare contro il Manchester per infortunio ed i tifosi ancora si stanno chiedendo come sarebbe finita se quel calcio di rigore lo avesse battuto lui e non De Rossi. Storia passata certo, ma anche ora che il suo apporto poteva essere determinante è fermo di nuovo ai box.
L’ultimo guaio in casa Roma
riguarda direttamente la proprietà: Soros e gli americani hanno abbandonato (definitivamente?) il tavolo delle trattative e c’è chi pensa che Rosella Sensi
stia giocando al rialzo, rischiando di perdere una buona opportunità per la cessione del club. Ieri infatti la società ha fatto sapere di aver ricevuto
un’offerta superiore da una cordata araba. I nomi? Nulla di certo, anche se si fanno strada numerose ipotesi: dall’egiziano
Naguib Onsi Sawiris, presidente della Wind (guarda caso sponsor della Roma)
a Tarak Ben Ammar.
Offerta reale o bluff bello e buono servito apposta per far lievitare il prezzo? Lo sapremo nei prossimi giorni, ma l’opinione comune è che la Sensi stia giocando con il fuoco,
col rischio di restare senza acquirenti. Se invece le indiscrezioni fossero confermate, si potrebbe aprire una nuova prospettiva:
accordo Soros-Fisher e società in mano agli americani.
Per ora è solo fantacalcio: l’unica certezza è che la Roma non sta vivendo il miglior periodo della sua storia.
accidenti- per l ‘Italia, che fretta c’era? Maledetta primavera? Riguardo ad 1 matrimonio!